La comprensione dell’ambiente circostante può seguire direzioni diverse che, a volte, risultano addirittura opposte.

Per esempio, le intuizioni possono essere inseguite (ovunque vadano) oppure praticate come punto di partenza.

Prendiamo la parola “Insight” che in origine è stata usata in psicologia per definire l’intuizione rapida e inaspettata.

Tradotta semplicemente in italiano, insight può significare anche comprensione, idea, visione, approfondimento. Tutte cose virate a una maggiore conoscenza.

Sui social, come sappiamo tutti,  le insight sono statistiche interne (vedi Facebook, Instagram, Twitter). Servono a fornirci una serie di quantitativi numerici, che ci daranno un feedback di quelle che sono le nostre iniziative e ci suggeriranno comportamenti, investimenti, strategie future.

Potrebbero essere scambiate per l’unica chiave universale di cognizione.
L’accumulo dei numeri ci racconta tante cose, ma non quante ce ne potrebbe trasmettere per infusione diretta l’esistenza reale e concreta che si presente davanti a noi in “carne e ossa”.

Start Hub compie questo tipo di ribaltamento. Si allinea a un punto di vista: quello dei consumatori e degli sviluppatori, invece di “misurarli” tenendosi comunque a una certa distanza e rivestendoli di una patina di opacità o di mistero.

Facendo così, si proietta nel futuro in buona compagnia, senza fughe solitarie, integrando la magia fredda e impersonale dei numeri con quella più realistica, aperta e variegata delle persone.

Oggi in Italia non c’è un player come il nostro che, a partire dalle insight effettive, investa così nettamente nella domanda, usando come base persone, professionisti e aziende, per poi sviluppare la qualità dell’offerta, grazie al contributo congiunto.

La centralità è stata impostata sul “fattore umano” ed è attendibile, realistica, soprattutto sincera. Ecco perché le persone sono interessate alla collaborazione con noi.
L’intero meccanismo, infatti, si è messo in moto partendo dall’esigenza di portare freschezza nel mondo del business; dall’esortazione interiore che muove chi è continuamente “alla ricerca di qualcosa”.

Come testimonia la nostra storia, l’intuizione si è mossa per prima, quando le tendenze miravano quasi tutte verso altre direzioni, in un punto di vista che portava alla sopravvalutazione.

Con lavoro e applicazione, ci siamo trovati a plasmare una realtà che si è rivelata versatile. Questo porta ad alcuni vantaggi evidenti.

Come succede e sta succedendo in questo periodo, Start Hub può entrare in un’azienda che ha già un prodotto e che vuole capire come migliorarlo.

Un caso è quello legato a un’offerta sulla quale sono già state investite delle energie creative, lavorative, finanziarie, che però non sono riuscite ancora a “bucare il mercato”.
In questo caso Start Hub può allinearsi con un intervento “ex post”, seguendo la propria expertise, senza la pretesa di biasimare il lavoro fatto in precedenza. Integrandolo anzi con nuove energie.

Si tratta di prendere un dato prodotto e di sperimentarlo in modo approfondito su determinati target che, fin qui, erano emersi solo parzialmente o ancora nascosti.

Otterremo, quindi, un punto di vista differente. Sarà un investire più sulle insight oggettive che l’audience ci fornirà in consapevolezza, felice di farlo, acquisendo competenze digitali e con l’aspettativa di far parte degli utilizzatori.

Non esiste una differenza così netta tra prodotti che non sono andati benissimo e prodotti che sono andati bene. Si tratta di due facce della stessa medaglia.

L’atteggiamento non cambia. La propensione è la stessa. L’analisi del mercato ovviamente non si ferma mai. L’impresa vuole vedere come migliorare i prodotti e/o come farli entrare in determinati target.

Ci sono aziende che ci stanno approcciando e che ci chiedono di andare da loro per vedere come lavorano, cosa fanno. Questo è un altro aspetto della versatilità di Start Hub e non è assolutamente secondario.

D’istinto le imprese riconoscono le nostre capacità e si specchiano in esse come fossero un’evoluzione o un arricchimento delle proprie eccellenze. Forse ne sono anche piacevolmente incuriosite.

Start Hub è anche questo: non mira solo a parlare di se stessa, ma far parlare attraverso di sé anche le altre imprese che, magari, stanno facendo qualcosa di straordinario.
Questo per noi è un aspetto molto importante. L’interazione con le imprese può creare un format basato su un intendere reciproco e sulla valorizzazione e integrazione delle insight.

Su un piano professionale, ci sono tante cose che ci uniscono e altre (poche) che ci differenziano.

“La creatività non fa a pugni con la disciplina”, ha detto Johan Cruijff, uno dei calciatori più forti e allo stesso tempo fantasiosi di tutti i tempi. Start Hub, quindi, è un centro di “creatività fluida” che diventa sia adattabile che propositiva. Può fornire risposte alle aziende tramite capacità, skill, tecniche di marketing digitale. Un esempio è lo sviluppo del Tavolo Educativo per Bambini.

La disciplina è data dalla competenza, alla quale non esistono alternative. Che non esclude anzi si integra la creatività.

La sfida è di stabilire una buona sintonia con le aziende. Lo spirito è quello di entrare in collaborazione velocemente, in attività attenta, facendo indagini sui prodotti ed elaborando proposte alle imprese. Forti di una raggiunta nostra versatilità.

L’intenzione è quella di creare prodotti di forte appeal sul mercato. Di avere un design emozionale e in linea con le richieste e le tendenze. Di progettare su obiettivi chiari e decisi assieme alle aziende.

Soprattutto non dimenticando mai la centralità di ciò che chiamiamo “Insight”:
Altro non è che un termine un po’ tecnico, lievemente “cool” per definire qualcosa di immensamente più ampio e reale: LE PERSONE.

Per saperne di più sul metodo Start Hub puoi leggere l’apposita sezione di sviluppo prodotto.